Le mostre da non perdere in Trentino

Protagonisti i ghiacciai negli scatti di Salgado, al Buonconsiglio i dipinti del Todeschini

La primavera trentina ha la freschezza dei ghiacciai e la firma di uno dei più grandi fotografi contemporanei, Sebastião Salgado. La mostra evento della stagione coinvolge due importanti musei del Trentino, il Mart di Rovereto e il MUSE di Trento. Entrambi ospiteranno le opere del maestro della fotografia per raccontare, ognuno a suo modo, questo tema decisivo per le sorti del pianeta. Giacciai protagonisti anche del manifesto dell’edizione 2025 del Trento Film Festival (dal 25 aprile al 4 maggio) e della mostra "Dal ghiaccio a noi", al MUSE, sul mondo della ricerca.

Se ti interessa la ricerca e la scoperta, non  perderti la mostra Food Sound, sempre al MUSE. Un viaggio immersivo da fare con le orecchie bene aperte, per scoprire i legami tra la nostra percezione del gusto e i suoni.

Per gli amanti della pittura, il Castello del Buonconsiglio propone una mostra di pregio su Giacomo Francesco Cipper, meglio conosciuto come “Il Todeschini”, tra i protagonisti dell’arte a cavallo tra XVII e XVIII secolo.

Sempre Trento, alle Gallerie ospita Performance, una mostra interattiva e coinvolgente sulle innovazioni nello sport, mentre al Museo Diocesano ti aspetta la mostra fotografica di Flavio Faganello su cammino, viandanza e turismo lento.

 

MOSTRE A ROVERETO

MOSTRE A TRENTO

MOSTRE IN TRENTINO


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Mostre in Trentino | Trento, Rovereto e alte località

Mart di Rovereto

 

 

Al Mart la mostra fotografica "Sebastião Salgado. Ghiacciai"

Nell'Anno internazionale per la conservazione dei ghiacciai, il Trentino presenta Ghiacciai, l’ultimo progetto di Sebastião Salgado. Una mostra diffusa che coinvolge tre grandi istituzioni culturali trentine, il Trento Film Festival, il Mart e il MUSE.

La mostra fotografica Sebastião Salgado. Ghiacciai, nata da un'idea del Trento Film Festival e con la direzione artistica di Lélia Wanick Salgado, viene ospitata in due sedi diverse: il Mart di Rovereto e il MUSE di Trento, per trattare il tema sia da un punto di vista artistico, sia scientifico.

La mostra del Mart, a cura di Gabriele Lorenzoni e aperta fino al 21 settembre 2025, si sviluppa attraverso oltre 50 fotografie di Salgado, in grande e grandissimo formato, che hanno come soggetto ghiacciai da tutto il mondo. Un viaggio in bianco e nero nei luoghi più freddi del pianeta, dalla Penisola Antartica al Canada, dalla Patagonia all’Himalaya, dalla Georgia del Sud alla Russia. 

Una mostra dove l'arte diventa mezzo per sensibilizzare i visitatori su uno dei temi più urgenti del nostro tempo, quello del cambiamento climatico.

 

 

I Realismi Magici di Pyke Koch e Cagnaccio di San Pietro

Fino al 31 agosto 2025 il Mart ospita la mostra "Realismi Magici. Pyke Koch e Cagnaccio di San Pietro", curata da Beatrice Avanzi. 

In mostra a Rovereto, per la prima volta in Italia, l’opera del neerlandese Pyke Koch, attraverso 31 dipinti (che corrispondono a un quarto dell’intera produzione dell’artista) provenienti da alcuni tra i principali musei dei Paesi Bassi.

Le opere di Koch dialogano con una settantina di pitture e disegni di Cagnaccio di San Pietro, evidenziano i punti in comune e le differenze tra questi due artisti che nel Novcento diedero vita a un realismo rigoroso, ispirato alla lezione dei maestri del Quattrocento.

A cento anni dalla nascita del Realismo Magico, il dialogo tra Pyke Koch e Cagnaccio di San Pietro illustra due tra le sue più affascinanti declinazioni, documentandone la diffusione a livello europeo.

 

 

La prima mostra italiana dell’artista contemporaneo Li Yongzheng

Multimediale, attuale, a tratti disturbante. Fino al 21 settembre 2025, il Mart ospita la prima mostra italiana dell’artista contemporaneo Li Yongzheng, nato nel 1971 a Bazhong, un villaggio della provincia rurale dello Sichuan.

A cura di Giosuè Ceresato, la mostra "Li Yongzheng. Nel profondo di questo deserto" presenta 21 lavori tra installazioni multimediali, dipinti, fotografie e una grande opera spaziale che si sviluppa lungo l’intero percorso espositivo. Ad unire le opere è il deserto, un tema ricorrente nell’opera dell’artista, sia che si tratti di un vero e proprio deserto di dune e sabbia, che di un deserto emotivo, interiore.

 

Info: www.mart.tn.it

 

SOTTO: Gli iceberg sono pezzi di ghiacciaio che si staccano e vanno alla deriva nel mare. Isole Sandwich Australi, 2009 -  © Sebastião Salgado/Contrasto

Mostre in Trentino | Trento, Rovereto e alte località

MUSEO DELLA GUERRA

 

 

Al Museo della Guerra una mostra che racconta l'armistizio del 1943

8 settembre 1943: una data fondamentale nella storia italiana. La proclamazione dell'armistizio obbligava gli italiani a fare una scelta che avrebbe determinato il loro destino. Il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto ospita la mostra permamente "1943. La scelta".

Attraverso i ricordi, le lettere e i cimeli di chi fu protagonista di quegli eventi, la mostra racconta la vicenda di combattenti, disarmati e resistenti che contribuirono a definire questo passaggio nodale della storia italiana.

 

E la mostra sul Vietnam "dimenticato"

Si chiama "Vietnam dimenticato. Legionari italiani in Indocina 1946-1954", la mostra che il Museo della Guerra ospita fino al 31 agosto 2025. Immagini e cimeli storici raccontano una "guerra del Vietnam" meno conosciuta, conclusa il 7 maggio 1954, dopo quasi dieci anni di scontri feroci, con la battaglia di Ðiện Biên Phủ che sancì la sconfitta della Francia.

A settant’anni da quei fatti il Museo della Guerra dedica questa mostra temporanea all’esperienza degli italiani che parteciparono insieme a francesi, vietnamiti e uomini di molte altre nazionalità a quella che gli stessi francesi chiamarono “la sale guerre”, ovvero “la guerra sporca”. La presenza di italiani nella Legione straniera francese in Indocina coinvolse tra i 7 e i 10.000 uomini. Circa 1.300 morirono in azione, per le ferite o per le malattie. Centinaia rimasero mutilati o riportarono traumi psicologici gravissimi; altri sopravvissero nei campi di prigionia e furono rimpatriati solo molti mesi dopo.

In mostra sono esposti immagini e materiali messi a disposizione da familiari dei legionari, in gran parte raccolti dal giornalista Luca Fregona, appassionato studioso di questa vicenda e autore di alcune pubblicazioni ad essa dedicate. Insieme alle foto, che provengono da 16 diversi archivi personali e di famiglia, a documentare l’esperienza dei soldati volontari nella Legione straniera francese ci saranno testimonianze autobiografiche e alcuni oggetti e documenti provenienti dalle collezioni del Museo.

 

Info: www.museodellaguerra.it

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CAMPANA DEI CADUTI

 

 

 

Una mostra per i 100 anni della Campana dei Caduti

È passato un secolo da quando il bronzo dei cannoni che avevano sparato uno contro l’altro nel corso della Grande Guerra, venne fuso per realizzare la  Campana dei Caduti Maria Dolens. Un imponente simbolo di pace, che dall'alto veglia sulla città di Rovereto.

Sono tante le iniziative in programma per tutto il 2025. Di particolare interesse la mostra "Il Mito della Campana. 100 anni di Maria Dolens", sul Colle di Miravalle, sede della Campana dei Caduti, dal 12 aprile e fIno al primo novembre 2025.

Curata dalla storica dell’arte Chiara Moser, la mostra ripercorre il “mito” della Campana. Non una celebrazione dell’oggetto in sé, ma una riflessione su quanto Maria Dolens abbia lasciato nell’immaginario collettivo, in che modo e in quali forme si sia impressa nella memoria della collettività, quanto la Campana abbia segnato il suo tempo e riesca ancor’oggi a lasciare la sua impronta.

Opere provenienti da collezioni pubbliche e private, racconteranno quindi la genesi di Maria Dolens, partendo dal contesto in cui don Antonio Rossaro la immagina, fino alle sue rappresentazioni e interpretazioni. La mostra ripercorre questi cento anni anche attraverso le opere d’arte contemporanea e testimonianze della collezione della Fondazione Campana dei Caduti, insieme a oggetti e documenti di particolare rilevanza storica concessi dal Mitag, che contribuiscono a raccontare la storia della Campana e il suo impatto sulla comunità.

 

Info: www.fondazioneoperacampana.it

 

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MUSE di Trento

 

 

Al MUSE l'installazione sui ghiacciai di Sebastião Salgado

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato all’unanimità la proposta di dichiarare il 2025 Anno internazionale per la conservazione dei ghiacciai e il MUSE, da sempre sensibile a questo tema, ha risposto con diverse iniziative. La principale è la mostra fotografica Sebastião Salgado. Ghiacciai, nata da un'idea del Trento Film Festival e con la direzione artistica di Lélia Wanick Salgado.

Ospitata al Mart di Rovereto e al MUSE di Trento, la mostra racconta i ghiacciai da due punti di vista diversi. Se al Mart la mostra fa il focus sul lato artistico degli scatti di Salgado, al MUSE viene posto in primo piano il punto di vista scientifico, partendo da due domande fondamentali: Cosa significa perdere i ghiacciai per il nostro pianeta? Arte e scienza possono aiutarci a comprendere l’emergenza climatica?

Per riflettere su questi temi, fino al 12 gennaio 2026, il Museo delle Scienze di Trento ospita una grande installazione site specific negli spazi del “Grande Vuoto” che l’architetto Renzo Piano ha immaginato come cuore pulsante del museo. Scattate tutte in Canada, nel Parco Kluane Park, le fotografie esposte a Trento costituiscono un unico grande nucleo.

 

A proposito di ghiacciai...

Fino al 9 novembre 2025 il MUSE ospita nella sua Agorà la mostra Dal ghiaccio a noi, per raccontare le ricerche innovative del MUSE in ambienti glaciali e periglaciali, con l'obiettivo di sensibilizzare sulla fragilità dei ghiacciai e sul loro ruolo vitale come indicatori del cambiamento climatico globale. 

Tantissimi gli eventi sul tema a partire dalla primavera. Ecco i principali: 

  • Dialoghi sul ghiaccio (da maggio a novembre 2025)
    Incontri dedicati alla storia, all’evoluzione e al futuro dei ghiacciai, tra scienza, memoria e cambiamenti climatici. Esperte, esperti, ricercatrici e ricercatori ci guidano in un viaggio tra scoperte scientifiche e sfide ambientali. Un’occasione per comprendere il ruolo cruciale dei ghiacciai nel nostro ecosistema.
  • Rassegna cinematografica (maggio e giugno 2025)
    Cinque appuntamenti per conoscere i ghiacciai attraverso cortometraggi e docufilm. Nel programma: “Marmolada 03.07.2022”, “Sorapiss: Ghiacciaio in Ritiro, Biodiversità in estinzione”, “Il vuoto nel ghiaccio”, “La casa rossa” e “Con le mie mani”.
  • MUSE fuori orario. Ice Ice Baby (17 aprile 2025, ore 20-24)
    Un giovedì sera fuori dagli schemi tra corner esperienziali, talk e musica. Per imparare a riconoscere le fake news sulla relazione tra cambiamenti climatici e ghiacciai, ascolta il suono di un ghiacciaio e racconta al te stesso del futuro le tue emozioni legate ai ghiacciai.
  • Play MUSE. La scienza nei giochi da tavolo e di ruolo (1° giugno 2025, ore 10-19) 
    Torna in museo l’evento dedicato al mondo dei giochi da tavolo e di ruolo. Tra gli altri, potrai sperimentare “Alice is missing”: scopri cosa è successo a Alice Briarwood, scomparsa in una piccola città ai margini di un ghiacciaio norvegese.  
  • Notte della ricerca (26 settembre 2025) 
    Un evento per scoprire il mondo della ricerca in modo informale e coinvolgente, esplorare affascinanti tematiche scientifiche e interagire con esperte e esperti.
  • Ice Party  (29 novembre 2025, ore 14-19) 
    Un pomeriggio in museo con la famiglia tra science show, laboratori creativi, giochi e visite a tema e scopri tante curiosità sui ghiacciai.  

 

 

Da non perdere al MUSE la mostra Food Sound

Sai perché lo yogurt in un vasetto di vetro ha un sapore più dolce dello stesso yogurt in un vasetto di plastica? E ti sei mai chiesto perché nella pubblicità delle mele si sente sempre il “crunch” della polpa appena morsicata?  

Di sicuro lo sanno bene gli esperti di neuromarketing e fino all’11 gennaio 2026 puoi scoprirlo anche tu, visitando la mostra Food Sound - Il suono nascosto del cibo. Un percorso di visita di un’ora circa per capire come il cervello, attraverso il suono, percepisce e risponde agli stimoli alimentari.

Indossa le cuffie e tuffati in un percorso di visita interattivo e coinvolgente, che ti invita a riflettere sul legame tra suono, scelte alimentari e neuroscienze, per scoprire cosa ha portato scienziate e scienziati a dimostrare che “mangiamo anche con le orecchie”.

 

 

Info: www.muse.it

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CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO

 

 

Al Castello del Buonconsiglio i dipinti del Todeschini

Le sale del Castello del Buonconsiglio di Trento accolgono la primavera con una mostra di pregio, su uno dei protagonisti dell'arte a cavallo tra XVII e XVIII secolo, Giacomo Francesco Cipper (Feldkirch, 1664 – Milano, 1736) comunemente noto come il Todeschini, le cui opere sono patrimonio dei maggiori musei europei e delle più importanti collezioni d’arte antica.

Con il titolo “Il teatro del quotidiano”, la mostra, a cura di Maria Silvia Proni e Denis Ton, aperta fino al 14 settembre 2025, riunisce opere provenienti da una grande raccolta privata milanese e da diversi musei italiani e stranieri e altri collezionisti.

Non si tratta di una monografica pura ma propone, accanto ad un vasto corpus di opere del maestro, attivo per lo più a Milano nei primi decenni del Settecento, diverse tele di artisti del contesto, in particolar modo lombardo, che hanno influenzato Cipper o da questi ne hanno tratto ispirazione: Antonio Cifrondi, Felice Boselli, Monsù Bernardo, il Maestro della Tela Jeans, Giacomo Ceruti. Con primizie assolute, come un inedito Ritratto di pellegrino di Ceruti e una versione poco nota della Filatrice di Pietro Bellotti

Accanto ai dipinti vengono esposti talvolta oggetti che aiutano a capire la concretezza e il legame del pittore con la cronaca e la materia: strumenti musicali, bussolotti da elemosina…”. Un vero e proprio viaggio nella Milano del Settecento più vera. Quella delle osterie, dei mercati, dei mendicanti e dei musicisti girovaghi.

 

Info: www.buonconsiglio.it

 

SOTTO: Giacomo Francesco Cipper, Giovane coppia di contadini con musici, Szépművészeti Múzeum, Budapest

Da non perdere gli eventi al castello!

Sabato 7 e domenica 8 giugno i giardini storici del Castello del Buonconsiglio e di Castel Thun partecipano ad Appuntamento in Giardino, un’iniziativa nazionale dedicata alla valorizzazione di parchi e giardini italiani, considerati parte integrante del patrimonio culturale del Paese

Tante le attività in programma:

 

CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO

  • Sabato 7 giugno ore 10:00, 11:30, 14:00, 15:30 e 17:00 | Escape Forest: Originale escaperoom da vivere tra le piante e i fiori del giardino per adulti e ragazzi | 15+ | Posti limitati, prenotazione consigliata.
  • Sabato 7 giugno, ore 11:30, 14:30 e 16:30 | Visita all’Erbario di Trento: ll mondo naturale nell’immaginario del Medioevo. | Ingresso gratuito, posti limitati.
  • Sabato 7 giugno dalle ore 10:00 alle ore 18:00 | Balli di corte: L’incanto della corte asburgica nel Cortile dei Leoni. Attività inclusa nel costo del biglietto d’ingresso.
  • Sabato 7 giugno ore 15:00 | “Luna detective dell’arte” e disegno creativo: lettura e laboratorio di disegno creativo per bambini di età 5-8 anni con Paola Ravagni e Gabriele Dalla Costa. Prenotazione in loco. 
  • Sabato 7 e domenica 8 giugno ore 11:00 e 16:00 | Percorsi tra antiche pietre: visita guidata ai giardini rinascimentali. Posti limitati, prenotazione consigliata. 
  • Domenica 8 giugno ore 15:00 | NarrAZIONI nel verde: kamishibai e laboratorio creativo per famiglie. Posti limitati, prenotazione consigliata. 

Tutte le attività organizzate in giardino prevedono il pagamento di 3,00 euro.


 

CASTEL THUN

  • Sabato 7 e domenica 8 giugno dalle ore 10:00 alle 17:00 | La danza delle api: camera di volo e attività esperienziali nei giardini del castello. 
  • Sabato 7 e domenica 8 giugno ore 15:00 | Visita agli orti e i giardini storici: scopri il nuovo orto storico realizzato grazie ai fondi del PNRR. 
  • Sabato 7 e domenica 8 giugno dalle ore 14:00 alle ore 18:00 | Acquerelli in giardino: dimostrazione di pittura dal vivo con artisti all’opera. 
  • Domenica 8 giugno ore 11:00 | Visita guidata al castello: esplorazione della residenza dell’antica e potente famiglia dei Thun.
  • Domenica 8 giugno ore 15:00 | I colori della natura: laboratorio creativo per famiglie.

Tutte le attività organizzate in giardino prevedono il pagamento di 3,00 euro. Prenotazione in loco.

 

Info: www.buonconsiglio.it

Mostre in Trentino | Trento, Rovereto e alte località

MUSEO DIOCESANO

 

 

Al Museo Diocesano le foto di Flavio Faganello

A vent’anni dalla scomparsa, il museo Diocesano ospita un'ampia mostra sul fotografo trentino Flavio Faganello (1933-2005). Aperta fino all'8 settembre 2025, la mostra FLAVIO FAGANELLO. Fotografie in cammino, mette in luce i diversi aspetti di una visione autoriale intimamente connessa alla pratica del camminare.

Una scelta di oltre cento fotografie restituisce un metodo e uno sguardo che anticipano temi e sensibilità contemporanee, invitando gli appassionati di cammino, viandanza e turismo lento a riscoprire percorsi e contesti sociali raccolti dal fotografo mentre la storia batteva alla porta.

Ricomponendo virtualmente il suo straordinario archivio, oggi diviso tra la famiglia e le Province autonome di Trento e Bolzano, la selezione documenta le epocali trasformazioni ambientali e antropologiche che hanno investito la regione nel secondo Novecento.

Immagini icastiche rievocano lo stretto nodo tra le forme del paesaggio e la vita delle comunità contadine di montagna, i loro patrimoni di cultura, le espressioni della spiritualità, l’invasione turistica. Nei suoi continui ritorni, negli stessi luoghi e tra la stessa gente, il fotografo si fa interprete della dialettica tra tradizione e modernità, distillando, con caratteristica ironia, i paradossi e le schizofrenie dei tempi.

Arricchita da un ciclo di incontri, visite guidate e fototrekking, la proposta mette in dialogo il passato e i futuri possibili di un territorio che, nell’instancabile ricerca visiva di Faganello, continua, profondamente, a riconoscersi.

 

Info: museodiocesanotridentino.it

 

SOTTO: Elio Martinelli, Ritratto di giovane donna, ante 1944

Mostre in Trentino | Trento, Rovereto e alte località

LE GALLERIE DI TRENTO

 

 

Alle Gallerie di Trento la seconda mostra che ci avvicina alle Olimpiadi del 2026

Si chiama "Performance" la seconda delle tre mostre del percorso espositivo "Anelli di congiunzione" , che si colloca all’interno del programma dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026, come percorso di avvicinamento alle Olimpiadi. 

La mostra, alle Gallerie di Trento fino al gennaio 2026, indaga il delicato rapporto tra tecnica e sport, ricco di vicende di innovazione individuali e collettive. Lo fa attraverso sette storie di innovazione, ciascuna delle quali è introdotta dalla voce di un protagonista. Attraverso queste diverse voci emerge anche il racconto dello sport, con manifesti, fotografie e video. In mostra una sezione dedicata alle telecronache come strumento di narrazione dello sport, dove sono visibili, grazie alla collaborazione con RAI-Teche - Roma alcune delle più belle telecronache Olimpiche degli ultimi decenni.

Particolarmente coinvolgente la sezione con  le postazioni esperienziali che consentono di imparare divertendosi. Il simulatore di sci alpino, il visore che ti permette di scendere in pista col bob, rispondendo a domande sulle discipline Olimpiche e Paralimpiche Invernali o l'Interactive wall, che ti propone diverse sfide, tra bersagli da colpire e porte in cui fare goal. 

 

... mentre continua la mostra sulla Seconda Guerra Mondiale

Le mostre alle Gallerie non finiscono qui! Fino al 31 dicembre 2025 questi grandi spazi espositivi ospitano la mostra “La seconda guerra mondiale: l'esperienza trentina”.

Mantenendo sullo sfondo i grandi eventi bellici, il percorso espositivo racconta l'esperienza trentina durante il conflitto: i fronti di battaglia con l'esercito italiano, le difficili scelte dopo l'armistizio del 1943, la guerra in casa vissuta sotto la minaccia dei bombardamenti e del controllo nazista della regione.

In esposizione il vasto patrimonio raccolto dalla Fondazione Museo Storico del Trentino, che negli ultimi anni ha avviato un censimento per dare un nome ai circa 40.000 soldati trentini che presero parte al confitto, e che ha portato al recupero di documenti fotografici e autobiografici, donati dai parenti dei soldati al fronte.

 

Info: www.museostorico.it

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MUSEO CAPRONI

 

 

 

Al Caproni una mostra sui bombardamenti in Trentino

Fino all'8 marzo 2026 il Museo dell'Aeronatuco Gianni Caproni di Trento ospita La "battaglia del Brennero": storie di civili e piloti (1943-1945), una mostra che ricorda il periodo in cui il Trentino fu travolto da una lunga serie di bombardamenti da parte alleata.

Tra il 1943 e il 1945, si contano oltre 400 morti o dispersi e centinaia di feriti. Ma la fine delle ostilità non coincide con la fine dei lutti e del dolore causati dai bombardamenti. Nel maggio 1945 il Trentino è infatti disseminato di ordigni, bombe a farfalla (le odierne cluster bombs/bombe a grappolo), mine e granate, spesso maneggiate da ragazzi curiosi e imprudenti. Tra maggio 1945 e dicembre 1948, si hanno così altri 54 morti e 49 feriti.

La mostra del Caproni racconta tutto questo con filmati d'epoca, interviste a chi i bombardamenti li ha vissuti in prima persona, fotografie, mappe, infografiche e tantissimi oggetti. Dal kit distribuito nelle scuole per imparare a riconoscere una bomba inesplosa, per evitare che i bambini le raccogliessero da terra, fino al fazzoletto con la mappa del Trentino che veniva dato in dotazione agli aviatori americani, per aiutarli ad orientarsi nel caso l'aereo venisse abbattuto.

Colpiscono, in particolare, gli oggetti ricavati dai frammenti degli aerei caduti al suolo. Dalla finestra di un abbaino ricavata dal portellone di un'aereo, alla pentola costruita a partire da un elmetto militare. Di particolare bellezza il vestitito per la prima comunione di una bambina, ricamato con la tela di un paracadute. 

 

Info: https://museostorico.it

 

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GALLERIA CIVICA

 

 

Alla Galleria Civica la mostra "Daniele Tamagni. Style Is Life"

Fino al 6 luglio 2025 la Galleria Civica di Trento ospita "Daniele Tamagni. Style Is Life", una mostra omaggio al fotografo milanese, che in carriera ha ottenuto riconoscimenti come Canon Young Photographer Award, l’ICP Infinity e il World Press Photo Award

Noto negli ambienti della fotografia della moda, profondamente legato al Trentino, dove ha trascorso parte della sua infanzia e l’adolescenza, Tamagni utilizza la fotografia come strumento di indagine sociale. I suoi scatti nelle megalopoli africane o dal Sud America mostrano la gioia di vivere, la capacità di adattamento, l’orgoglio e la gioia delle comunità urbane per la quali la moda è uno strumento per posizionarsi in una società reinventata.

Le immagini dei sapeur congolesi, degli afrometals del Botswana, delle lottatrici boliviane, dei giovani gruppi di danza di Johannesburg ci ricordano il valore sovversivo e politico della moda.

 

Notte bianca alla Galleria Civica

Il 21 giugno, in occasione delle Feste Vigiliane, dalle 18.00 alle 23.00 ingresso gratuito alla Galleria Civica di Trento, dove è in corso la mostra Daniele Tamagni Style Is Life.

Nella corte, doppio concerto e DJ Set.

  • Dalle 18.00 alle 20.00 | DJ-SET ANTONIO SARACINO
  • Dalle 20.00 alle 21.00 | TRUST THE MASK
    Atmosfere dark-industrial e voce magnetica per un live set che ha già fatto il giro dei festival italiani. Dopo il successo del debutto Idiom, il duo elettronico Trust the Mask è ora al lavoro sul secondo album, in uscita nel 2025.
  • Dalle 21.00 alle 22.00 | CASA DEL MIRTO
    Presentazione live del nuovo album 1980, che ha superato i 10.000 ascolti su Spotify nel giorno del lancio. Attivo dal 2005, il progetto di Marco Ricci fonde elettronica, dream pop e synth nostalgici. Il concerto offrirà al pubblico un viaggio sonoro tra passato e futuro, tra melodie evocative e atmosfere immersive.

Accesso libero

 

Info: www.mart.tn.it

Mostre in Trentino | Trento, Rovereto e alte località

CASTEL CALDES

 

 

A Castel Caldes la mostra sulla cultura termale nel Trentino

Fino al 2 novembre 2025 Castel Caldes, in Val di Sole, ospita la mostra "ANTICHE FONTI - Tito Chini e la cultura termale nel Trentino". In primo piano il tema del termalismo, fenomeno storico e sociale che conobbe un notevole sviluppo in Trentino, specialmente nei decenni a cavallo tra Otto e Novecento.

Tra la fine della dominazione asburgica e gli anni Trenta, infatti, gli tabilimenti termali sorti a Pejo, Rabbi, Vetriolo, Levico, Roncegno e Comano divennero mete privilegiate di un raffinato turismo termale, che coinvolse le classi agiate della Mitteleuropa e del vicino Regno d’Italia. Le stazioni di cura si dotarono pertanto di infrastrutture turistiche e rinnovarono l’assetto architettonico dei diversi “bagni”, attuando progetti decorativi che coinvolsero pittori specializzati nella decorazione d’interni, con risultati spesso di alto profilo estetico.

Tra questi spicca il pittore e ceramista Tino Chini, incaricato di decorare la facciata e l’atrio dello Stabilimento Termale di Vetriolo, a 1.500 metri di altitudine sopra la borgata di Levico. Il complesso fu demolito nel 1997, ma parte della decorazione interna venne salvata in extremis. La mostra di Caldes, espone, per la prima volta al pubblico, i dipinti salvati, unitamente a progetti e bozzetti inediti, nell’ambito di uno specifico focus dedicato a Tito Chini e alla stagione dell’art déco.

Di particolare interesse il focus sul territorio della Val di Sole, articolandosi in sezioni tematiche dedicate rispettivamente ai Bagni di Rabbi, alle Fonti di Pejo, alle Terme di Comano e a quelle di Roncegno, e la sezione dedicata ai manifesti pubblicitari dell'epoca.

 

Info: https://www.buonconsiglio.it/castel-caldes/

Val di Sole - Caldes - Castel Caldes

CASTEL STENICO

 

 

A Castel Stenico "I volti dei Cillà"

Castel Stenico, nella Sala dei Fiori, ospita l'esposizione “I volti dei Cillà: nobili giudicariesi e vicari di Castel Stenico”. Ideata e curata da Roberto Pancheri, l’iniziativa è dedicata a tre antichi dipinti, finora inediti, legati al territorio.

I ritratti raffigurano membri della famiglia nobile dei Cillà, originaria del Bleggio: Giovanni Antonio (vicario dal 1524 al 1530), Giovanni Battista (vicario tra il 1639 e il 1647) e Don Gaudenzio (arciprete di Nago dal 1647 al 1659).

Un’occasione unica per conoscere i volti e le vicende di protagonisti poco noti, ma centrali nella storia delle Giudicarie.

 

Info: www.buonconsiglio.it

Mostre in Trentino | Trento, Rovereto e alte località

CASTEL BELASI

 

 

A Castel Belasi 4 mostre su ghiaccio, biodiversità e vulnerabilità

Castel Belasi – Centro d’Arte Contemporanea per il Pensiero Ecologico, in Val di Non, propone un interessante programma di mostre estive. A fare da filo conduttore l'attenzione alla biodiversità e alla vulnerabilità del patrimonio naturale.

 

Come Ghiaccio

Al piano superiore, il castello ospita, fino al 26 ottobre 2025, la mostra “Come Ghiaccio”. A cura di Stefano Cagol, la mostra ospita le opere di quattrodici artisti internazionali e nazionali di diverse generazioni, alti nel ranking globale e giovanissimi, per far riflettere sul concetto di fragilità e sparizione, tra protezione, conflitto e spiritualità in un’epoca in cui convinzioni e certezze si stanno dissolvendo come neve al sole. Le oere entrano in dialogo con gli affreschi cinquecenteschi del Castello, sulle Metamorfosi di Ovidio e sull’antico mito di Perseo, simbolo della capacità di cambiamento consapevole.

 

Fragile. The Best of Glasstress

Dopo aver fatto tappa alla Reggia di Venaria, la mostra “Fragile. The Best of Glasstress”, dal 6 luglio e fino alla fine di ottobre 2025 arriva a Castel Belasi. La mostra , a cura di Adriano Berengo, Beatrice Mosca, Sandrine Welte, declina il tema del ghiaccio e della vulnerabilità attraverso il medium del vetro e una selezione di sculture create a Murano dai maggiori artisti contemporanei internazionali. 

In mostra negli spazi del castello, in dialogo con i suoi affreschi antichi dall’attualissimo messaggio ammonitorio, una ventina di opere realizzate dal 2013 a oggi nel laboratorio e fornace di Adriano Berengo sull’isola di Murano da grandi artisti contemporanei come Ai Weiwei, Vanessa Beecroft, Tony Cragg, Vik Muniz, Jaume Plensa, Laure Prouvost, Thomas Schütte, Sean Scully e Erwin Wurm. 

 

La biodiversità nell’arte botanica 

Fino al 26 ottobre 2025 il castello ospita questa mostra di Arte Botanica che celebra la diversità nelle colture vegetali strettamente legate alla specie umana, in occasione di Botanical Art Worldwide 2025. Le 73 opere in mostra, provenienti da tutta Italia, rappresentano la grande varietà di piante alimentari selezionate nel tempo, in contrasto con la scarsa varietà attualmente utilizzata nelle coltivazioni a livello mondiale.

Le specie vegetali rappresentate, spesso varietà antiche e storiche, sono coltivate in piccole quantità e, quindi, a rischio di essere perdute. Nel contesto di una popolazione in costante crescita, di profondi cambiamenti climatici e di perdita di habitat, la riscoperta e promozione della diversità genetica vegetale acquisisce una grande importanza e nella mostra viene comunicata attraverso la bellezza stessa delle opere, insieme all’impegno e dedizione di chi conserva e salvaguardia i semi del nostro futuro.
 

 

Dall’Antropocene al Biocene

Dal 10 maggio a fine ottobre 2025, Castel Belasi dedica la Project Room a “Dall’Antropocene al Biocene”, la mostra con i partecipanti della masterclass under 35 realizzata lo scorso anno da MUSE Museo delle Scienze Trento nell’ambito della piattaforma We Are the Flood con ospite Blanca de la Torre. In un rimando continuo all’idea di vita e rapporto con l’ecosistema, in mostra troviamo le opere, tra sculture, dipinti, video e installazioni, di nove giovani artisti e i contributi testuali di quattro giovani critici e curatori, tutti partecipanti alla masterclass, under 35, italiani, stranieri e molti basati all’estero. 

 

 

Info: www.castelbelasi.it

 

SOTTO: Javier Perez, Carroña, 2011, Glass chandelier, stuffed crows, 120 x 235 x 300 cm, Courtesy Glasstress

Mostre in Trentino | Trento, Rovereto e alte località

MAG

 

 

Il MAG riapre con un nuovo allestimento della pinacoteca

Il Museo di Riva del Garda riapre le sue porte dopo la pausa invernale con Visioni sul Garda, il nuovo percorso espositivo della Pinacoteca, a cura di Matteo Rapanà.

Il nuovo percorso espositivo che ha lo scopo di valorizzare le collezioni storiche del museo, trasferendo nelle sale alcune opere solitamente conservate nei depositi e altrimenti inaccessibili ai visitatori, presentare al pubblico le ultime acquisizioni e raccontare i progetti sull’indagine del paesaggio e della società che il Museo ha intrapreso nel corso degli ultimi decenni.

Inoltre, la presenza, nel percorso espositivo di numerose opere provenienti dalle chiese e dai monumenti del territorio, trasferite in museo per ragioni conservative, permette all’esposizione di instaurare un dialogo costante tra dentro e fuori, tra museo e città, contribuendo a identificare il MAG come museo del territorio.

Allo stesso modo, la ricerca sul paesaggio dell’Alto Garda che caratterizza molte delle opere esposte, dalla pittura, alla grafica, alla fotografia storica e contemporanea, coinvolge il visitatore in un viaggio virtuale nel territorio gardesano, che lo stesso potrà poi ripercorrere una volta lasciate le sale della Pinacoteca, in una permeabilità continua tra museo e territorio. 

Il percorso si struttura in due sezioni principali, l'arte sacra dal Medioevo all’Ottocento e il paesaggio gardesano dall’età Moderna all’età Contemporanea, organizzate al loro interno secondo nuclei cronologici, che spesso si intrecciano e si richiamano evocando confronti, sia estetici che temporali e di linguaggi.

 

Info: https://www.museoaltogarda.it

Alto Garda - Lago di Garda - Riva del Garda - Mag - Museo Alto Garda

 

 

A Forte Garda la mostra "WARS. Oltre i confini. Dentro i popoli"

Fino al 12 ottobre 2025 i forti del Monte Brione, tra Riva del Garda e Torbole, ospitano la mostra  "WARS. Oltre i confini. Dentro i popoli. Un viaggio tra guerra, confini e speranza".

Curata in collaborazione con l’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo e con Montura, la mostra presenta una selezione di fotografie realizzate per WARS, il premio fotografico internazionale dedicato ai conflitti nel mondo. Attraverso gli scatti di grandi fotografi, "WARS. Oltre i confini. Dentro i popoli" racconta storie di popoli e territori segnati dalla guerra, dalle violenze e dalle tensioni geopolitiche.

Le immagini ci portano in luoghi simbolici come il Myanmar, l’Ucraina, il Kashmir, l’Etiopia e le zone tra Panama e Colombia, terre dove i confini sono spesso sinonimo di oppressione e conflitto. Eppure, in questi scenari segnati dalla sofferenza, emergono anche storie di resistenza e speranza, di uomini e donne che cercano di costruire un futuro oltre la guerra e la paura.

La mostra si articola in quattro sezioni, tre delle quali allestite a Forte Garda e una nel vicino Forte Batteria di Mezzo.

 

Info: www.museoaltogarda.it

Mostre in Trentino | Trento, Rovereto e alte località

MUSEO PALAFITTE

 

 

ArcheoCinema al Museo delle Palafitte di Fiavé

Il Museo delle Palafitte e il Parco Archeo Natura di Fiavé hanno riaperto in primavera con nuovi laboratori e diversi eventi. Tra gli appuntamenti più interessanti spicca ArcheoCinema in palafitta, rassegna di cinema archeologico che prevede quattro appuntamenti, il 16, 25 e 30 maggio e il 6 giugno. Filo conduttore della rassegna è il patrimonio archeologico, la sua tutela, conservazione e valorizzazione, con un focus particolare sulle palafitte nell’antichità e sulla vita in ambienti lacustri durante l’età del Bronzo. Gli incontri, al Museo delle Palafitte di Fiavé saranno introdotti dagli esperti dell’Ufficio beni archeologici. La partecipazione è libera e gratuita.

 

Programma di ArcheoCinema in palafitta

 

Venerdì 16 maggio 2025, ore 20.15

  • Memorie di un mondo sommersoRegia di Philippe Nicolet, Svizzera 2021, 58'

Domenica 25 maggio 2025, ore 14.30

  • La memoria di un filo | Regia di Franco Zaffanella, Italia 2019, 30'
  • Arachne. Not a spider story / Arachne. Non è una storia di ragni | Regia di Gabi Bania, Polonia 2018, 5'

A seguire laboratorio di tessitura con partecipazione gratuita previa prenotazione presso la biglietteria tel. 0465 735019 entro le ore 14.30 del giorno dell’iniziativa (massimo 25 persone).

Venerdì 30 maggio 2025, ore 20.15

  • Antiche tracce. La vita in palafitta | Regia di Federico Basso, Italia 2024, 5'

Venerdì 6 giugno 2025, ore 20.15

  • Das Mädchen von Egtved / La ragazza di Egtved | Regia di Cassian von Salomon, Germania 2018, 53'

Ingresso gratuito

 

Una bella novità al Parco Archeo Natura di Fiavé

Non perderti la nuova parete sensoriale al Parco Archeo Natura di Fiavè. Si tratta di una grande parete sensoriale e interattiva in legno di larice collocata all’ingresso del Parco. Il pannello, attraverso il gioco e la musica, invita a conoscere alcuni aspetti del Parco e della vita in palafitta offrendo quattro postazioni con altrettante attività: il labirinto, lo xilofono, il gioco “sasso – pelle – ascia” e le geometrie di oggetti per conoscere i reperti più curiosi e particolari ritrovati dagli archeologi nella torbiera di Fiavé.

 

Info: www.ufficiostampa.provincia.tn.it

Mostre in Trentino | Trento, Rovereto e alte località
Pubblicato il 03/06/2025